Annuario sul RUMORE 2019 – ISPRA:

CNR: Lo storico Istituto di Acustica Sensoristica “Oscar Mario Corbino” (IDASC) è stato soppresso il 27/06/2017 con deliberazione n.88/2017 – Verb. 331

CNR IDASC-INSEAN (scarica pdf)

L’11/07/2012 Si è svolta la giornata celebrativa dell’Istituto di Acustica e Sensoristica inaugurato il 10 agosto del 1936 da Orso Mario Corbino, al quale è oggi dedicato

Per celebrare i suoi 75 anni di attività, l’Istituto di acustica e sensoristica ‘O. M. Corbino’ ha organizzato un workshop, lo scorso 4 luglio. L’incontro, che ha visto la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, ha favorito il confronto sugli sviluppi nel campo dell’acustica applicata in vari settori.

Si è celebrato a Roma, nella sede dell’Accademia nazionale dei Lincei, il 75esimo anniversario dell’Istituto di acustica e sensoristica (Idasc-Cnr), erede dell’Istituto nazionale di elettro-acustica (Inea), inaugurato il 10 agosto del 1936 da Orso Mario Corbino, al quale è oggi dedicato.

Il fisico indirizzò le linee di ricerca verso lo studio degli ultrasuoni, dell’acustica ambientale e musicale e delle tecnologie dei trasduttori.

Oggi, la ricerca dell’Idasc-Cnr spazia in sette campi di attività, svolte in collaborazione con università italiane ed estere e con aziende specializzate nel settore, e si occupa di materie riguardanti l’acustica ambientale, l’acustica subacquea, sensori e dispositivi acustici. Nel 2010 è nata una sede a Brescia denominata ‘sensor laboratory’, e nel 2011 si è aperta la sede di lavoro presso il dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Ferrara, dove svolge la sua attività il gruppo ‘acoustic sondes’.

La giornata celebrativa è stata introdotta da Claudio Rafanelli, direttore dell’Istituto, che ha ricordato brevemente la storia dell’Istituto e i relatori invitati hanno delineato le linee di sviluppo future nei vari ambiti di ricerca.

“L’uso di nuovi materiali e tecnologie avanzate ha permesso la realizzazione di sorgenti acustiche di nuova generazione caratterizzate da ridotte dimensioni e altamente direttive, che solo recentemente stanno emergendo per applicazioni diverse dal tradizionale ambito della diffusione sonora”, precisa Rafanelli. “Uno studio importante riguarda i sensori per l’ambiente marino. In Canada, esiste una baia dove le balene si vanno a riprodurre. Un’applicazione che si attiva tramite il suono emesso dai cetacei in amore, è in grado di comunicare con le navi, affinché queste cambino rotta, favorendo la protezione di quella specifica zona”.

L’Istituto ha, inoltre, una lunga tradizione nell’applicazione di metodi acustici non distruttivi nel settore dei beni culturali. Fin dalla sua fondazione, la struttura è stata coinvolta in studi riguardanti: la qualità acustica dei teatri; gli effetti delle vibrazioni sulle opere d’arte; tecniche per la prospezione del sottosuolo e subacquee di reperti archeologici.

Gli ultrasuoni (Us) sono utilizzati poi in medicina e fisioterapia per lenire il dolore e per una più rapida riparazione dei tessuti molli; nell’estetica, per il trattamento delle rughe e del grasso localizzato. L’ampia disponibilità sul mercato di strumenti che utilizzano Us per questo tipo di trattamenti, a costi ridotti, accessibili a una vasta gamma di utenti, richiede una conoscenza approfondita delle caratteristiche emissive di questi dispositivi. “Quello degli ultrasuoni in medicina è un tema suscettibile di sviluppo per le nuove generazioni di ricercatori, con attuazioni in campo cardiologico, neurologico, percezioni della parola e del linguaggio”, spiega Renato Spagnolo dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica. “Non a caso, l’applicazione in campo diagnostico ha subito negli anni un’evoluzione straordinaria: si parla di una realtà che nel 2012 vale 300 milioni di dollari in tutto il mondo”.

“L’interdisciplinarietà di tematiche e discipline tradizionalmente indipendenti tra loro, consente un approccio metodologico innovativo e un salto di qualità nell’affrontare programmi di ricerca e sviluppo dell’acustica e della sensoristica. Le ricerche sono iniziate da pochi anni e già i risultati ottenuti sono rilevanti”, conclude Rafanelli, riportando le parole che Corbino disse 75 anni fa e che sono tuttora valide ed attuali.

Per informazioni: Claudio Rafanelli, direttore Idasc-Cnr, Area della Ricerca di Roma tor Vergata (via del Fosso del Cavaliere 100, Roma). Tel: 0649934284, email: claudio.rafanelli@idasc.cnr.it